Platone – scrive Northrop Frye – ci dà un’immagine tetra dell’uomo che fissa le ombre guizzanti, disegnate sulla parete del mondo oggettivo da un fuoco che sta alle nostre spalle. Ma l’analogia cessa quando le ombre sono quelle del passato: l’unica luce che ci permette di vederle è quella del fuoco prometeico che abbiamo dentro di noi. Continua a leggere
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Adamo e Cristo: ripetizione e salvezza
Ogni volta che una filosofia moderna (da Pascal a Vico, o da Vico a Kierkegaard) cerca di «risalire alle fonti», si imbatte nell’idea di ripetizione, intesa necessariamente come ripetizione delle origini. Per il filosofo francese Pierre Boutang, questa ripetizione rappresenta il cuore pulsante del cristianesimo, e trova il suo impulso iniziale nella Lettera ai Romani di Paolo. Continua a leggere
Generazioni, secondo Gioele
di Carlo Maria Martini Il testo è tratto da C.M. Martini – G. Sporschill, Conversazioni notturne a Gerusalemme. Sul rischio della fede, Mondadori, Milano 2010, pp. 60-61. Esistono senza dubbio diverse situazioni ed età della vita, come le descrive la moderna psicologia dell’età evolutiva. Anche la Bibbia dispone di questa conoscenza nel Nuovo Testamento e, … Continua a leggere
Gerarchie celesti
Dal bellissimo libro di Marco Bussagli, “Storia degli angeli” (1991), una limpida esposizione del sistema delle gerarchie angeliche dello pseudo-Dionigi Areopagita, che tanta influenza ebbe in campo teologico, artistico e letterario. Continua a leggere
Presupposti di una teologia della storia
Filosofo del “senso comune” e propugnatore di un “esistenzialismo cristiano”, Enrico Castelli Gattinara di Zubiena (1900-1977) è stato uno dei massimi protagonisti del panorama filosofico italiano del Novecento. Riproponiamo qui le prime pagine de “I presupposti di una teologia della storia” (Padova 1968), forse la sua opera più importante. Continua a leggere
Il viaggio dei Magi
Cosa può spingere un poeta a comporre dei versi sul viaggio dei re Magi, come testo da allegare a un biglietto di auguri per Natale, e a concluderlo con la ben poco natalizia parola “morte”? È il caso di uno dei primi componimenti scritti da Thomas S. Eliot dopo la sua conversione al cristianesimo: “The Journey of the Magi”. Continua a leggere
Mandel’štam, o la tristezza luminosa
Osip Mandel’štam è un poeta difficile, ma che ripaga il lettore con versi luminosi e felici, come cristalli che emergono da un mare opaco (quello della Storia crudele che lo inghiottì): Forse, più d’ogni cosa prediligo l’esile croce e una via segreta. Nacque a Varsavia, nella notte fra il 3 e il 4 gennaio del … Continua a leggere
«Unmittelbar zu Gott»
«Ogni epoca è legata direttamente a Dio»: questa frase di Leopold von Ranke (1795-1886) dà lo spunto al grande storico Henri-Irénée Marrou per imbastire una densa riflessione sul rapporto fra tempo ed eternità, o per meglio dire fra storia ed escatologia. Continua a leggere
Scrittura: tra memoria ed economia
Due pagine «stravaganti» del grande linguista e semiologo Roland Barthes (1915-1980), dedicate al tema delle origini della scrittura: dalla sua funzione memoriale ai suoi legami con l’invenzione della moneta. Continua a leggere
Eucaristia e Ministero
Un assaggio dall’ultimo libro di Klaus Berger, “I cristiani delle origini”, edito in Italia da Queriniana (Brescia 2009): una breve riflessione su eucaristia e ministero (apparentemente apologetica) che non mancherà di suscitare dibattiti. Continua a leggere
Ritualismo e antiritualismo
A pochi giorni dalla scomparsa di Claude Lévi-Strauss, riproponiamo alcune riflessioni della grande antropologa britannica Mary Douglas (1921 – 2007), intorno al conflitto fra “ritualismo” e “anti-ritualismo”. Gli estratti provengono dal volume “I simboli naturali”, la cui prima edizione apparve nel 1970. Continua a leggere
Umanesimo radicale di Gesù
Il messaggio di Gesù come “umanesimo radicale”: è questo il risultato della lettura in chiave antropologica che Ida Magli, nel 1987, cercò di offrire in un suo celebre e controverso volume, di cui riproponiamo un brano. Continua a leggere
Uomini lettera
Il primo passaggio, da Gesù a “Cristo”, si è giocato in un testa a testa con l’Antico Testamento, attraverso una serie di confronti con le Scritture. Il secondo, da Gesù Cristo all’Impero cristiano, ha richiesto in sovrappiù un buon gioco di gambe. Continua a leggere
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