Luigi WALT, Paolo e le parole di Gesù. Frammenti di un insegnamento orale.
Morcelliana, Brescia 2013, pp. 520, euro 35.
L’indagine storica sul cristianesimo delle origini, soprattutto a partire dal Novecento, ha sostenuto in diverse occasioni l’ipotesi di una radicale discontinuità fra Gesù e Paolo. Ancora oggi, ci si interroga su quanto del messaggio originario di Gesù si sia conservato nella predicazione paolina, e su quanto debba essere valutato, invece, come il frutto delle personali elaborazioni dell’apostolo. Gli studiosi, finora, si sono principalmente preoccupati di individuare gli «elementi paolini in Paolo», senza considerare l’importanza di ciò che renderebbe l’apostolo meno originale ai nostri occhi: vale a dire la sua eventuale dipendenza da elementi pre-paolini, e, nello specifico, dalla multiforme tradizione delle parole di Gesù.
Paolo si trova ad agire infatti in una particolare fase storica delle origini cristiane, corrispondente agli anni 30-70 del primo secolo, in cui mancano, o risultano ancora marginali, fissazioni scritte dell’annuncio evangelico. Da qui le domande: quale peso ebbe, nella predicazione orale di Paolo, il richiamo concreto alle parole di Gesù? In quante e quali occasioni, e in che modo l’apostolo si trovò a citare insegnamenti attribuiti o attribuibili al Nazareno? E quale rapporto possiamo stabilire tra gli scritti di Paolo che ci sono rimasti e la complessa storia delle tradizioni evangeliche, confluite in seguito nei vari testi della letteratura canonica e apocrifa?
Attraverso un’analisi dettagliata dell’epistolario paolino, il libro cerca di dare risposta a tutti questi interrogativi, restituendoci un’immagine vivida, e a tratti inedita, del vangelo predicato dall’apostolo, e del suo «debito impensato» con Gesù.
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Despite the harsh statement pronounced by R. Bultmann (“The teaching of the historical Jesus in Paul plays no role at all”), an ever-growing number of scholars are now reaffirming the opportunity of considering Paul’s writings in the framework of the early gospel traditions. Many are those who suggest that Paul had been an itinerant preacher more than an epistle writer, and that he might witness, more than a theological continuity with the early Jesus movement, the possible circulation of oral collections of Jesus’ sayings in times preceding the definite formulation of the Synoptic Gospels. Paul’s activity, indeed, took place from 30 to 70 of the first century, that is a particular stage of the early Christian tradition, in which what had been written down about the teaching and life of Jesus must have been very little or marginal in comparison with what was actually circulating. Hence, how many of Jesus’ teachings can we suppose Paul actually handed over to his communities, and what can we know about the forms and contents of their transmission? This book aims to provide an answer to such questions, bringing to light what remains of the oral gospel preached by Paul, and giving back an image of its “unthought debt” to the Jesus tradition.
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NOTA
Recensioni, segnalazioni e altri materiali integrativi si possono trovare in questa pagina speciale del sito. L’autore è disponibile per presentazioni pubbliche e dibattiti nei mesi di dicembre 2013 e gennaio/febbraio 2014 (in date da convenire). Chi fosse interessato, può rivolgersi all’indirizzo luigi.walt [@] gmail.com
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