Sulla via di Damasco

Si inaugura oggi alle ore 10, presso il Quadriportico della Basilica di San Paolo fuori le Mura, la mostra itinerante Sulla Via di Damasco. L’inizio di una vita nuova, promossa dal Servizio nazionale per il Progetto culturale della Chiesa Italiana e da Itaca, società editrice e di promozione culturale. All’inaugurazione sono previsti gli interventi di S.E. Card. Andrea Lanza Cordero di Montezemolo, Arciprete della Basilica, del Dott. Eugenio Dal Pane, ideatore e coordinatore editoriale della mostra, e di don Domenico Pompili, Direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

Dal sito del Progetto Culturale CEI:

«La mostra, che rimarrà aperta fino al 20 ottobre 2008 negli orari di apertura della Basilica, è suddivisa in due sezioni. La prima illustra i luoghi della vita di san Paolo, da Gerusalemme, dove partecipa alla lapidazione di santo Stefano, a Roma, dove subirà il martirio. Attraverso un ricco e originale repertorio fotografico tratto dall’archivio fotografico dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, si documentano  tempi e luoghi della sua vita.  La seconda sezione si incentra sull’esperienza umana di Paolo, sulla sua nuova identità e coscienza, frutto dell’incontro con Cristo.

Attraverso i testi tratti dalle lettere paoline e la rappresentazione che di lui hanno dato grandi artisti quali Annibale Carracci, Raffaello, El Greco, Velasquez, Rembrandt, Domenichino, Guido Reni, Batoni, o gli anonimi mosaicisti che gli hanno dedicato un ciclo nel Duomo di Monreale, il visitatore è portato dentro la sua straordinaria vicenda umana e la profondità del suo insegnamento.

Emerge così la statura di una delle personalità che più hanno segnato e dato forma alla civiltà occidentale. In lui il dramma dell’esistenza ha trovato una singolare consapevolezza, espressa nelle sue lettere, e un appassionato testimone, fino al martirio, della verità incontrata, in nome della quale era cordialmente aperto all’incontro e al dialogo con tutti, dall’umile carceriere di Filippi fino al potente primo ministro della corte imperiale e capo dello stoicismo romano, Seneca.

L’epilogo della mostra sottolinea il singolare rapporto tra Pietro e Paolo che appaiono come gli iniziatori di una nuova città, nella quale si concretizza «un modo nuovo e autentico di essere fratelli, reso possibile dal Vangelo di Cristo» (Benedetto XVI).

Conoscere e confrontarsi con il suo insegnamento e la sua testimonianza consente di affrontare i temi più profondi della vita personale e sociale. San Paolo, infatti, nel dialogo e nel confronto con la cultura giudaica ed ellenistica, ha mostrato la novità del cristianesimo e delineato una forma nuova nei rapporti tra gli uomini in cui le divisioni tra giudei e greci, tra schiavi e liberi, tra uomo e donna sono superate all’origine dalla comune appartenenza a Cristo. In tal modo egli, annunciando Cristo come colui che ha abbattuto il muro di separazione tra Ebrei e pagani, «vincendo l’inimicizia», indicava la strada della fraternità e della pace tra i popoli.

La mostra, ideata e coordinata da Eugenio Dal Pane, direttore editoriale di Itaca, è stata curata dal biblista P. Giorgio M. Vigna, ofm, in collaborazione con lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme; da don Gianluca Attanasio, FSCB, e don Jonah Lynch, FSCB, in collaborazione con la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di san Carlo Borromeo; da Sandro Chierici, storico dell’arte, per la ricerca iconografica. Per il suo elevato valore culturale la mostra ha ottenuto il patrocinio della Custodia di Terra Santa e della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura – Anno Paolino».

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