Newsletter #11 — 30 aprile 2017

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Undicesimo appuntamento con la Newsletter di Paulus 2.0: cronache, commenti e segnalazioni editoriali su cristianesimo antico e dintorni. I criteri del notiziario sono spiegati qui. In questo numero, anche un piccolo dossier sui nuovi orientamenti nella ricerca geografica sulle religioni.

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Cronache

Anniversari. A settant’anni dalla scoperta dei rotoli del Mar Morto, la Ancient Jew Review ospita una ricca serie di interventi e dibattiti online.

Nel frattempo, l’Università Ebraica di Gerusalemme ha annunciato la scoperta di una nuova grotta a Qumran. Ma si tratta davvero di una nuova grotta? Alcuni studiosi invitano alla prudenza.

Archeologia. Da uno spettacolare cimitero filisteo a un’importante collezione di monete di età asmonea: ecco la Top Ten delle scoperte archeologiche del 2016, secondo la Biblical Archaeology Review.

Uno splendido servizio fotografico del National Geographic sui recenti lavori di restauro del Santo Sepolcro a Gerusalemme.

Novità online. Elyonim veTachtonim: un nuovo sito si propone di catalogare angeli, demoni e creature fantastiche menzionate nei testi della letteratura rabbinica.

Il sito del progetto ERC “Judaism and Rome: Re-thinking Judaism’s Encounter with the Roman Empire”, coordinato dal Centre Paul-Albert Février (Univ. Aix-Marseille).

Altro progetto ERC molto interessante, i cui sviluppi si potranno seguire online: “Papyri and LAtin Texts: INsights and Updated Methodologies” (PLATINUM), promosso da una équipe di ricerca dell’Università di Napoli Federico II.

Nuove riviste. Il primo numero di Studies in Late Antiquity (Univ. of California Press).

Tristia. Fra i tanti studiosi scomparsi negli ultimi mesi, ricordiamo in particolare Paolo De Benedetti (1927-2016), Louis H. Feldman (1926-2017), Joseph A. Fitzmyer (1920-2016) e Giovanni Garbini (1931-2017).

Del compianto Garbini segnaliamo una raccolta postuma di saggi, appena pubblicata dalla casa editrice Paideia.


Commenti

Bilanci. Partendo dal suo ultimo libro, Philip F. Esler ci presenta l’affascinante storia di Babatha, “the ancient Jewish woman about whom we know most”.

Che si dice di nuovo sul problema sinottico? Stanley E. Porter propone un bilancio.

Se invece volete saperne di più sull’avventurosa storia delle traduzioni bibliche in Italia, affidatevi a Norman Gobetti e al suo bell’articolo su Tradurre.

Contributi. Dall’ultimo numero di Zeitschrift für die neutestamentliche Wissenschaft, un notevole articolo di John S. Kloppenborg sulle dinamiche di integrazione sociale dei primi gruppi di seguaci di Gesù.

Dibattiti. Come studiare l’economia degli antichi: tre paradigmi a confronto.

Il suicidio collettivo dei Sicarii a Masada? Eric H. Cline ci spiega perché l’episodio potrebbe essere un’invenzione di Giuseppe Flavio.

E intanto Mark Goodacre ci regala i consueti aggiornamenti catastrofici sul Vangelo della moglie di Gesù.

Recensioni. Di nuovo su Babatha e l’ultimo libro di P.F. Esler, Babatha’s Orchard (2016): la dettagliata recensione di Loren Rosson.

Phillip J. Long si sofferma invece sull’ultima fatica di S.E. Porter, When Paul Met Jesus: How an Idea Got Lost in History (2016).

Mentre Ulrike Roth passa in rassegna il primo, ricchissimo volume di The First Urban Churches (2015), a cura di J.R. Harrison e L.L. Welborn (il secondo volume, interamente dedicato a Corinto, è uscito nel 2016; mentre la pubblicazione del terzo, incentrato su Efeso, è prevista per quest’anno).


Dossier — Dove va la geografia delle religioni? 

Cinque articoli fondamentali per orientarsi nel dibattito: il primo e l’ultimo si concentrano su questioni teoriche, mentre gli altri tre (tutti a firma di Lily Kong) ricostruiscono la storia degli studi a partire dagli anni ’80/’90 del secolo scorso.

Gli articoli sono liberamente scaricabili in formato pdf, per uso privato e non commerciale. La Redazione di Paulus 2.0 si impegna a rimuovere tutti i contenuti, nel caso in cui la loro presenza nel sito non fosse gradita agli aventi diritto.


Miscellanea

Addio a Tzvetan Todorov (1939-2017), coscienza critica del Novecento e ultima grande voce dello strutturalismo: il ricordo di Alessandro Zaccuri.

A quarant’anni dall’uscita di Orientalismo di Edward W. Said, Lorenzo Forlani si interroga su cosa è cambiato nelle rappresentazioni occidentali del mondo islamico.

Cari studiosi, cancellate il vostro account su Academia.edu: è il consiglio, direi ben argomentato, di Sarah Bond.

Gabi Scardi ci ricorda I Sette Palazzi Celesti, l’installazione permanente realizzata da Anselm Kiefer a Milano e ispirata alle visioni del Sefer Hechalot.

I due corpi e le due vite di Ernst Kantorowicz: una nuova biografia ricostruisce la parabola umana e intellettuale del grande medievista.

“Il guaio è che abbiamo smesso di pensare alla rivoluzione…” Ricordando Paolo Prodi, che ci ha lasciati a dicembre, con una bella intervista del 2015.

L’edizione integrale di Homo Sacer di Agamben in un solo volume? In Italia sarebbe forse impossibile, ma in Francia l’hanno già fatta e negli Stati Uniti si preparano a farla.

Prosegue la pubblicazione dell’opera di Michel de Certeau presso Jaca Book: ora è la volta dei saggi di Fabula Mistica II, ottimamente tradotti da Silvano Facioni. Ne parla Marco Dotti, proponendo alcune riflessioni sull’inquieta ricerca di Certeau.

E per (non) concludere, un bel pezzo di Marco Belpoliti su Marshall McLuhan.


Segnalazioni editoriali — Libri

J. Assmann, Totale Religion. Ursprünge und Formen puritanischer Verschärfung (Wien: Picus Verlag, 2016).

J. Baden, H. Najman, E. Tigchelaar, eds, Sibyls, Scriptures, and Scrolls: John Collins at Seventy (Leiden – Boston: Brill, 2016).

J.G. Crossley – J. West, eds, History, Politics and the Bible from the Iron Age to the Media Age (London – New York: T&T Clark, 2017).

A. Destro – M. Pesce, From Jesus to His First Followers: Continuity and Discontinuity (Leiden – Boston: Brill, 2017).

L.I. Lied – H. Lundhaug, eds, Snapshots of Evolving Traditions: Jewish and Christian Manuscript Culture, Textual Fluidity, and New Philology (Berlin: Walter de Gruyter, 2017).

S. Mason, A History of the Jewish War (Cambridge: Cambridge University Press, 2016).

S. Reece, Paul’s Large Letters: Paul’s Autographic Subscriptions in the Light of Ancient Epistolary Conventions (London – New York: T&T Clark, 2017).

T.A. Robinson, Who Were the First Christians? Dismantling the Urban Thesis (Oxford: Oxford University Press, 2016).

M. Stausberg – E. Engler, eds, The Oxford Handbook of the Study of Religion (Oxford: Oxford University Press, 2016).

G.G. Stroumsa, The Scriptural Universe of Ancient Christianity (Cambridge, MA – London: Harvard University Press, 2016).

A. Suciu, The Berlin-Strasbourg Apocryphon: A Coptic Apostolic Memoir (Tübingen: Mohr Siebeck, 2017).


Segnalazioni editoriali — Riviste (numeri speciali)

Annali di Studi Religiosi 17 (2016): Harvey Cox. A cinquant’anni da La città secolare.

Aries 17/1 (2017): Esotericism and the Cognitive Science of Religion.

[The] Bible and Critical Theory 12/2 (2016): Radicalism, Violence, and Religious Texts.

Biblical Interpretation 24/4-5 (2016): Emotions in Ancient Jewish Literature.

Biblical Theology Bulletin 47/2 (2017): In memory of John J. Pilch (1937-2016).

Cahiers d’Études du Religieux 17 (2017): Origines et fondations du religieux.

Early Christianity 7/4 (2016): Perspectives on the Eucharist in Early Christianity.

Early Christianity 8/1 (2017): The Gospel of John: Narrative, History, Theology, Reception.

Journal of Theological Interpretation 11/1 (2017): A Dialogue: Richard Hays’s Echoes of Scripture in the Gospels.

Telos 178 (1/2017): Original Sin in Modernity.

ThéoRèmes 10 (2017): Pasolini, religion rebelle.


Posta pneumatica

A gennaio ho perso mio padre. Vorrei ricordarlo con una frase di John Berger, anche lui scomparso all’inizio di quest’anno, e che proprio in quei giorni stavo rileggendo (per una di quelle coincidenze stellari a cui non mi abituerò mai, ma che mi hanno sempre accompagnato in ogni momento importante della vita):

«L’unico sogno che vale la pena di vivere è vivere finché si è vivi e morire solo quando si è morti. Cosa significa esattamente? Essere pienamente vivi nel nostro mondo così com’è. Amare. Essere amati. Mettersi vicino a coloro per i quali questo mondo è diventato intollerabile e ascoltarli. Non dimenticare mai la propria insignificanza. Non abituarsi mai alla violenza indicibile e alla volgare disparità della vita che ci circonda. Cercare la gioia nei luoghi più tristi, inseguire la bellezza là dove si nasconde. Non semplificare mai quello che è complicato e non complicare quello che è semplice. Rispettare la forza, mai il potere. Soprattutto osservare. Sforzarsi di capire. Non distogliere mai lo sguardo. E mai, mai dimenticare».

(J. Berger, Modi di vedere, ed. it. a cura di M. Nadotti, Bollati Boringhieri, 2004, p. 10)

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