Sergio CINGOLANI, Dizionario di critica testuale del Nuovo Testamento. Storia, canone, apocrifi, paleografia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008, pp. 488, euro 30.
Da «A 02» a «Ω 045», oppure, non considerando le sigle dei codici, da «Abbreviazioni nei manoscritti» a «Zostriano»: sono questi gli estremi delle oltre mille voci che compongono il Dizionario di critica testuale del Nuovo Testamento, approntato da Sergio Cingolani per le edizioni San Paolo. L’autore, docente di Acustica Musicale e Architettonica presso l’Università di Milano e Pavia, è da anni impegnato nella divulgazione di tematiche connesse alla formazione dei testi biblici e alla loro complessa storia testuale. Con questo lavoro, viene dunque colmata una doppia lacuna nel panorama editoriale italiano: da un punto di vista specialistico, fornendo agli studiosi un sussidio agile, sintetico e di facile consultazione; da un punto di vista divulgativo, mettendo a disposizione anche del semplice curioso uno strumento essenziale per accostarsi alla lettura di un’edizione critica del Nuovo Testamento.
Il sottotitolo dell’opera – Storia, canone, apocrifi, paleografia – rende conto dell’ampiezza degli argomenti trattati: la storia è rappresentata dalle voci consacrate alla trasmissione dei testi, alle scoperte papirologiche, all’elaborazione dei metodi; ai principali testi protocristiani, senz’alcuna distinzione pregiudiziale fra canonici ed extra-canonici, è dedicata poi una breve trattazione, così come a tutte le questioni concernenti la formazione dei vari corpora; l’interesse paleografico, infine, è soddisfatto da un repertorio analitico della base documentaria (papiri e manoscritti) e da uno spoglio delle principali nozioni di critica testuale.
Il volume è completato da una serie di tavole fuori testo e da tre ampie appendici: la prima è dedicata agli autori ecclesiastici menzionati negli apparati critici del Nuovo Testamento, da Acacio di Cesarea a Zenone di Verona (pp. 287-337); la seconda è formata da un elenco completo dei manoscritti conosciuti del Nuovo Testamento (papiri, manoscritti in onciale, manoscritti minuscoli, ma anche lezionari e versioni antiche), classificati per nome, data, tipologia e contenuto (pp. 339-410); la terza appendice, infine, raccoglie abbreviazioni e tabelle (pp. 411-442), alcune di estrema utilità. Non potevano mancare un repertorio bibliografico di base e un breve elenco di siti internet (pp. 443-455), oltre ovviamente a un indice delle voci trattate, degli autori antichi citati e delle materie del volume.
Facendo nostre le conclusioni di Anna Passoni Dell’Acqua, che ne ha firmato la prefazione, auguriamo quindi «a questa paziente fatica un’ampia diffusione e un frequente utilizzo: al di là delle conoscenze storiche, esegetiche, teologiche, antiquarie che varrà a far circolare, essa contribuirà a rendere più facile la frequentazione del testo biblico anche come opera artistica e letteraria».
[Recensione apparsa in Annali di Storia dell’Esegesi 27/1 (2010), pp. 384-385]