Scoperto un nuovo manoscritto di Origene

La notizia è di ieri, ma sta già facendo il giro di riviste e siti specializzati.  La Bayerische Staats Bibliothek di Monaco, in Germania, ha appena annunciato la scoperta di un manoscritto del XII secolo, che riporta il testo greco delle Omelie sui Salmi di Origene (Alessandria d’Egitto, 185 – 234 ca.). L’opera, finora, era conosciuta soltanto parzialmente, attraverso alcuni frammenti della versione latina di Rufino di Aquileia e una sporadica citazione di Eusebio di Cesarea (una decina di omelie su un totale di 120, secondo il piano complessivo dell’opera riferito da Gerolamo).

La scoperta del codice (BSB Cod.graec. 314) si deve alla filologa Marina Molin Pradel, mentre l’identificazione è stata confermata da un altro studioso italiano, Lorenzo Perrone, tra i massimi conoscitori del grande padre alessandrino (Perrone ha appena pubblicato, presso Morcelliana, un monumentale studio su La preghiera secondo Origene, e dirige la rivista “Adamantius”, organo ufficiale del Gruppo Italiano di Ricerca su “Origene e la tradizione alessandrina”).

Il codice, che contiene il testo di una trentina di omelie, è già stato digitalizzato (si può esaminare qui), e risulta diviso in due volumi. Inutile dire che la scoperta ha messo in fibrillazione non soltanto gli esperti del prolifico Origene, ma anche quanti si occupano di problemi legati alla trasmissione testuale dei Salmi.

Maggiori dettagli (e continui aggiornamenti) nel blog di Alin Suciu.

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Aggiornamento

Alin Suciu ha pubblicato nel suo blog una comunicazione ufficiale di Lorenzo Perrone. Apprendiamo così che l’edizione critica del testo verrà pubblicata in tempi brevi, a cura di un team tutto italiano (oltre a Perrone stesso, si fanno i nomi di Chiara Barilli e Antonio Cacciari, dell’Università di Bologna, e di Emanuela Prinzivalli, dell’Università La Sapienza di Roma). Della scoperta si parlerà in un imminente seminario a Padova (25 giugno) e in una conferenza pubblica a Monaco (5 dicembre). Un convegno è previsto a Bologna, per il febbraio dell’anno prossimo.

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